è il costo del lavoro, che può andare dai 0,09 centesimi di euro al minuto in Ungheria, ai 2,88 euro al minuto dell'Inghilterra. Fatto sta che questa disparità di 'conti' nel Vecchio Continente - sottolinea l'Independent - sta dando impulso al fenomeno del cosiddetto 'turismo della dentiera', per cui molti pazienti scelgono di varcare i confini nazionali per avere cure 'low cost'. Meta preferita degli europei, neanche a dirlo, la prima sul podio dell'indagine, l'Ungheria. La British Dental Association non ha accolto con favore i risultati dell'indagine, considerata parziale, "dato che ha preso in considerazione solamente quattro pratiche delle 10 mila effettuate dai dentisti e un campione di medici troppo basso e non rappresentativo", assicura il presidente Peter Ward. Da noi a difendere a spada tratta l'Italia dall'inchiesta del quotidiano britannico è Salvatore Rampulla, presidente nazionale Aio (Associazione italiana odontoiatri). "Con orgoglio - spiega all'ADNKRONOS SALUTE - posso dire che i professionisti italiani sono i migliori in Europa". E se i britannici sono gli unici a batterci sul fronte tariffe "la bocca degli italiani sta di gran lunga meglio di quella degli inglesi". Insomma in Italia, secondo Rampulla, le cure dentistiche costano di più "perché migliori" rispetto agli altri Paesi del Vecchio Continente, e perché il sistema fiscale "è punitivo nei confronti dei dentisti". |
venerdì 11 gennaio 2008
Dentisti Italiani i piu' cari dopo quelli britannici
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