Fin dai tempi della rivoluzione francese ci si domandava se fosse possibile far sopravvivere una testa separata dal corpo. Nel 1928, questo dubbio venne risolto: il fisico sovietico Sergei Brukhonenko aveva costruito la prima macchina cuore-polmoni (oggi indispensabile in molteplici operazioni chirurgiche), e per testarla decapitò un cane e ne fece sopravvivere la testa per alcuni giorni grazie alla macchina. La notizia della testa mozzata che vive separata dal corpo si diffuse rapidamente in Europa e nel mondo, influenzando scritti da George Bernard Shaw fino a Futurama, ai giorni nostri.
lunedì 19 novembre 2007
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