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giovedì 24 gennaio 2008

Il traduttore per cani

Il traduttore per cani
Un gruppo di ricercatori ungheresi ha messo a punto un software per decifrare il linguaggio canino


Estraneo, passeggiata, palla, giocare: nessuna sorpresa se un giorno il cane vi rivolgesse queste inequivocabili richieste. Un gruppo di scienziati ungheresei ha infatti messo a punto un software per tradurre il linguaggio canino. Perché si è sempre saputo che c'è bau e bau, ma finora nessuno aveva affrontato la questione con un approccio scientifico.
Nel 2002 era stato messo in commercio il traduttore elettronicoBowlingual: prodotto dalla giapponese Takara, era stato definito da Time Magazine una delle invenzioni più cool dell'anno. Per 120 dollari si potevano portare a casa microfono e ricevitore con display su cui appariva lo stato d'animo del cane (felice, arrabbiato, annoiato, impaziente): è ancora in vendita, anche se non ne parla nessuno e sono pochissimi quelli disposti a pagare 99 dollari per comprarlo online.
L'etologo Csaba Molnár dell'università Eötvös Loránd, ha analizzato con il suo team oltre 6mila diversi gorgheggi di 14 esemplari di pastori ungheresi in sei differenti situazioni. Lo studio, pubblicato sul giornale Animal Cognition, ipotizza che i cani abbaino in modo diverso a seconda dello stato emozionale: esiste una modulazione per esprimere aggressività, una per spaventare gli sconosciuti e una per indicare il desiderio a giocare, per invitare il padrone a uscire, per esprimere felicità alle coccole e per richiamare l'attenzione quando si sente solo.
In un secondo test è stato chiesto al computer di riconoscere i singoli cani dal diverso modo di abbaiare: il software è riuscito a dare la risposta corretta nel 43% dei casi, con una performance di migliore di quella degli esseri umani (40%). Il prossimo passo sarà confrontare specie differenti per capire cosa abbiano in comune e nel caso, mettere a punto una sorta di traduttore automatico per fido: «L'uso di strumenti avanzati con l'algoritmo per classificare e analizzare il suono animale apre nuove prospettive alla comprensione della comunicazione» hanno scritto i ricercatori. (Libero News)

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